Fornasetti : mostra a Stoccolma
Piero Fornasetti trovò il suo volto tra le pagine di una rivista francese e ne fece la sua musa.
“Lina Cavalieri è un vero e proprio archetipo: la quintessenza di un’immagine di bellezza classica, come una statua greca, enigmatica come la Gioconda. Cosa mi ispira a fare più di 500 variazioni sul viso di una donna? Non lo so. Ho cominciato a farle, e non mi sono mai fermato”.
Partendo da un’idea, Fornasetti — lo scultore, pittore, decoratore d’interni, stampatore di libri e creatore di migliaia di oggetti — la rielaborava decine di volte inventando e immaginando infinite varianti.
E così fece anche con il volto di Lina Cavalieri, cantante lirica e diva ammiratissima della Belle Epoque, conosciuta per il talento artistico e per la fama di seduttrice.
Tema e Variazioni è la collezione che in 350 pezzi, per lo più piatti, rende omaggio alla bellezza di una donna diventata un’icona. Ed è soltanto una parte della vastissima produzione dell’artista milanese che, a partire dal 14 giugno 2019 fino al 26 gennaio 2020, sarà in mostra a Stoccolma.
FORNASETTI Inside Out Outside In è il titolo dell’esposizione. E’ la prima mostra ad abbracciare l’intera produzione di Piero Fornasetti, fino ad arrivare all’opera contemporanea di suo figlio Barnaba, direttore artistico della mostra.
Dopo la mostra a Roma, a Palazzo Altemps, qui la cornice è quella di Artipelag, situato a Hålludden, sull’isola di Värmdö, a circa venti minuti in auto dal centro della città. Un edificio, progettato dall’architetto, oggi scomparso, Johan Nyrén, che si affaccia sull’arcipelago di Stoccolma.
Artipelag è situato a Hålludden, sull’isola di Värmdö – a circa venti minuti in auto dal centro di Stoccolma. L’edificio ha una superficie di 10,220mq, circondato da pini e scogliere con viste spettacolari sul fiordo Baggensfjärden.
Quest’anno il nuovo complesso per l’arte moderna e contemporanea, ha deciso di dedicare la sua principale esposizione alla figura poliedrica dell’artista e designer italiano.
La mostra è fluida, proprio come la creatività di Fornasetti. Segue un percorso cronologico che dialoga con l’architettura del museo, allentando i confini tra design e artigianato.
A lungo è stato considerato un outsider della scena artistica, oggi Fornasetti è modello per una generazione più giovane di artisti, e questa mostra ne è la prova.