Porte piegevoli per rifinire l’arredamento: utili ed estetiche
Le porte piegevoli per rifinire l’arredamento sono utili per separare ambienti piccoli, in commercio ne esistono di vari tipi, dalle versioni più semplici a quelle in tessuto elegante
Le porte pieghevoli o a soffietto sono molto utili, soprattutto se si tratta di una casa di piccole dimensioni, dove è difficile suddividere gli ambienti. Ma possono essere considerate veri e propri elementi di arredo, se si scelgono quelle un po’ più sofisticate, ad esempio, in tessuto elegante.
In generale, le porte pieghevoli si usano per chiudere nicchie o angoli che sono utilizzati come dispensa, cabina armadio o ripostiglio.
In commercio ne esistono di varie dimensioni, dai ridotti 40 cm a veri e propri pannelli che si usano per separare gli ambienti in modo flessibile. Per separare un ambiente esterno da quello interno, molto utilizzate sono le porte scorrevoli vetrate, con chiusura a fisarmonica, molto pratica perché le ante si impacchettano su un lato ed occupano poco spazio.
Le porte pieghevoli rappresentano ormai un vero e proprio elemento di design, nelle sua svariate forme dalla fisarmonica al plissé, un elemento prezioso nell’architettura di interni. In linea generale, il compito delle porte pieghevoli è quello di mimetizzarsi con le pareti di casa. Infatti, spesso vengono rivestite di carta da parati o dipinte come i muri, in modo da ottenere un effeto di continuità della parete.
Al momento della scelta di una porta pieghevole, è necessario fare molta attenzione ai particolari, soprattutto per quanto riguarda il telaio con il binario di scorrimento e le cerniere, tutto deve essere a scomparsa per far risultare le ante perfettamente complanari e idealmente continue.
Per ottenere un’ampia flessibilità dello spazio a disposizione, si ricorre molto spesso a pareti mobili e la porta pieghevole rappresenta l’ideale divisorio tra gli ambienti. La porta a libro, variante più scenografica della chiusura a soffietto, può essere simmetrica, con ante della stessa larghezza, oppure asimmetrica (un terzo e due terzi).